martedì 9 agosto 2011

Mi indica le dieci domande e lei farebbe ad un franchisor?

1. Mi mostra l'elenco dei suoi affiliati?
La casa madre chiederà informazioni su di voi: affidabilità, preparazione, disponibilità, ma la conoscenza deve essere reciproca. Per saperne di più sul franchisor chiedete l'elenco dei negozi affiliati, varrà la pena di fare loro una visita: proprio gli altri franchisee sono in grado di evidenziare lacune e punti
deboli nel contratto di affiliazione.
Occorre anche verificare la "solidità" della casa madre. Il bilancio della società è disponibile a tutti: si trova, infatti, presso la cancelleria del tribunale dove la società ha sede. Esaminare il bilancio degli ultimi tre anni significa farsi un'idea del fatturato che l’attività ha prodotto e dei costi d’acquisizione delle merci.
Da verificare anche la capacità della casa madre di reggere un’esposizione finanziaria notevole: quando il franchising comincia a "girare" e si moltiplica rapidamente il numero degli affiliati, il franchisor deve avere coperture
finanziarie sufficienti per poterle fornire a tutti gli affiliati.

2. C'è un diritto di esclusiva zona per zona?
La garanzia di una zona in esclusiva non è per nulla scontata. Ci sono franchisor di gran nome e prestigio che si rifiutano di inserire l'esclusiva di zona all'interno dei loro contratti. Lo stesso regolamento UE in materia di franchising cita l'esclusiva come un requisito qualificante per i contratti di
affiliazione.
3. Che cosa succede con l'invenduto?
Alcune case madri sono disponibili a ritirare la merce che resta invenduta anche se questo non sempre accade. Ciò che si può pretendere è che nel contratto non siano inseriti obblighi ad acquistare un ammontare minimo di merce ogni stagione.
4. A quanto ammonta la "fee" d'ingresso?
La casa madre può chiedere soldi in due modi: attraverso un "pedaggio" iniziale una tantum (la fee d'ingresso) o con percentuali annue sul fatturato. In generale è più affidabile chi chiede una fee d'ingresso bassa o nulla per guadagnare soprattutto sulle royalty. Infatti, la fee d'ingresso rappresenta una uscita secca di denaro senza assicurazione riguardo all’andamento futuro dell’attività. Le royalty, invece, dipendono dagli affari conclusi.
5. Sono previste delle royalty?
Non tutte le royalty sono previste in percentuale sul fatturato, ci sono anche quelle in forma fissa (da versare periodicamente ogni mese o ogni anno) questa formula è adottata soprattutto nel franchising dei servizi.
6. Che cosa deve offrire la casa madre?
L'affiliato deve avere formazione, assistenza e sicurezze legate al marchio.
7. Quali sono i margini di guadagno?
Di solito il franchising regge quando i margini di ricarico sulle merci sono abbastanza elevati. I guadagni, infatti, devono essere sufficienti a mantenere sia la casa madre sia l'affiliato, naturalmente sono necessari prodotti che abbiano caratteristiche ben precise tipo quelli in esclusiva e di buona qualità.
8. Facciamo insieme un piano d'impresa?
Nessuna attività imprenditoriale si improvvisa, nemmeno il franchising. Perciò conviene stendere un piano d'impresa che permetta di verificare quanto bisogna vendere per raggiungere il pareggio e recuperare le spese fatte. La casa madre dovrà fornire dati affidabili. A partire da investimento iniziale e fatturato
annuo previsto.


9. Potrei valutare bene il contratto?
Nel nostro paese gli accordi in franchising non sono regolati in maniera esplicita, di conseguenza non esiste un contratto standard. Un riferimento anche se non vincolante è il regolamento europeo sul franchising (n.487188). Ad esso si ispira a sua volta il regolamento dell' Assofranchising. Obbligate a rispettarlo sono le circa 60 case madri appartenenti all’associazione.
10. E se dovessi ritirarmi in anticipo?
Ogni contratto ha una scadenza. Quella ideale corrisponde al tempo necessario per recuperare gli investimenti fatti. Occorre verificare che non siano inserite penali troppo onerose in caso si sia costretti a rompere in anticipo.

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