giovedì 1 settembre 2011

Ritiene importante investire nel format di un punto vendita e quali elementi lo caratterizzano?

Per affrontare problematiche relative al mondo del retail, come ad esempio il visual merchandising, la formazione del personale o la pianificazione di un programma di vetrine, è sempre importante dimostrare la validità di concetti teorici attraverso esempi reali e concreti di applicazione sul punto vendita.
Fondamentale è la capacità di valutare il valore aggiunto e capitalizzare i benefici che i nostri investimenti retail avranno sviluppato.
Questo significa che, un allestimento visual può essere definito vincente se contribuisce a migliorare l’immagine del negozio e al tempo stesso incrementare le vendite sulla stagione precedente del 20%.
Il successo di un punto vendita dipende però da scelte strategiche effettuate molto prima, ossia dalla fase “Hardware”.
La selezione e la scelta della location adeguata, dell’arredamento e del sistema espositivo, la definizione del lay-out diventano valutazioni fondamentali per la creazione di un ambiente di vendita vincente.
A questo punto il nostro suggerimento è di consultare e confrontarsi con specialisti del settore in grado di fornire progetti in linea con la vostra immagine, la vostra impostazione merceologica ed il “budget” a disposizione.
La scelta della linea di arredo prescinde dall’analisi di alcuni presupposti fondamentali, come ad esempio la tipologia di prodotto che si vende, la quantità di merce da esporre, il tipo di illuminazione o la colorazione dei muri di fondo. Potremo così valutare quale sistema espositivo sarà più idoneo alle nostre esigenze.

Allestimento perimetrale

In base alla tipologia di merce dovremo prevedere la scelta di moduli espositivi dall’immagine più o meno raffinata. Abbiamo ormai la possibilità di accedere ad una vastissima gamma di prodotti, sia in termini di misure, che di passo ed infine anche di materiali e colorazioni. La parete perimetrale ha caratteristiche di flessibilità uniche nella gestione dell’esposizione, i materiali con cui è realizzata possono essere lavorati a seconda delle esigenze d budget del ma soprattutto impreziositi tramite lavorazioni particolari (VERNICIATURE; LAMINATURE).
La capacità espositiva di una parete da un metro lineare alta 2,5 metri è di circa 30 capi di abbigliamento, 5 accessori (zainetti,calze,cappellini) e 2 calzature.

Un’ottima alternativa è il sistema a cremagliera, sempre più utilizzato nel settore sportware e moda.
Esso permette di allestire pareti in modo semplice, lineare e facilmente leggibile dal consumatore finale.
Le cremagliere possono essere ben visibili, oppure affogate all’interno della parete, così da passare inosservate.
Anch’esse prevedono un range di accessori di complemento come: barre frontali dritte, barre frontali inclinate, barre laterali, mensole per il piegato, mensole per le calzature, accessori per cappellini, per palloni ecc.
La capacità espositiva di un metro è di circa 20/25 capi di abbigliamento 3 accessori (zainetti, calze, cappellini) e 2 calzature.

SISTEMA A ISOLE ESPOSITIVE

La soluzione espositiva sempre più utilizzata riguarda moduli di arredo non più applicati al muro perimetrale attraverso pannelli o pareti, ma strutture single che fungono da “isole espositive” a parete, spesso anche distanziate dal muro stesso. La colorazione o il rivestimento del muro di fondo gioca un ruolo fondamentale nel creare un’ambientazione adeguata.
In genere questo tipo di soluzione permette di creare proposte espositive per tema, colore e tipologia di prodotto.
L’esposizione laterale è la più utilizzata sia per motivi di maggiore capacità espositiva, sia per sfruttare la possibilità di “scorrere” in rassegna tutti i capi esposti in modo agevole.


SISTEMA A BOCCOLE
Sempre più aziende produttrici di arredamento offrono sistemi a boccole in particolare per l’esposizione di capi frontali, ma soprattutto per presentare accessori e calzature sulle apposite mensole.

Per quanto riguarda la scelta del pavimento suggeriamo di effettuare due riflessioni.
La prima riguarda la previsione di calpestabilità. E’ necessario prevedere il grado di usura e resistenza della superficie calpestabile optando per materiali idonei.
La seconda è relativa ad una scelta di immagine e in merito a ciò la tendenza di mercato è orientata verso le seguenti opzioni:
Per un “concept store di tendenza” Obiettivo: armonizzare l’ambiente, conferire luminosità, modernità ma anche calore.
Tipologie più diffuse di pavimentazione:

pietra artificiale dai toni caldi e naturali (posa in blocchi visibili e non)
pietra di marmo marrone
ceramiche lucide, spesso realizzate in tinte scure effetto titanio oppure con texture effetto pietra naturale
resina effetto cemento naturale oppure colorata. La resistenza non è ottimale
laminato (effetto legno)
laminato in maxi formato, in questo caso la pavimentazione si percepisce come un unico piano, con poche linee di giunzione
listoni in legno (spesso in taglio industriale).


E’ utile ricordare che una delle tendenze, prevalentemente per i corner all’interno dei centri commerciali, ora è di contrassegnare i percorsi con l’uso di differenti pavimentazioni realizzate con materiali diversi.
ILLUMINAZIONE


L’illuminazione soffusa o altamente diffusa rappresenta uno degli elementi essenziali nella determinazione di una strategia di vendita e di visual merchandising.

E’ indispensabile tenere presente che l’impianto di illuminotecnica di un punto vendita si associa in modo irreversibile alla tipologia strutturale adottata per i controsoffitti.
Concepì di tendenza: lavorare sui contrasti. Luce diretta e luce indiretta, luce d’accento e luce diffusa.

Una delle tendenze più attuali è di proporre veri e propri supporti illuminanti come alternative al controsoffitto.

Effetto di concentrazione della luce su una particolare area o focus su alcuni dettagli:
sistema composto da casseforti in metallo verniciato componibili e sospese con cavetti in acciaio. Le piastre di supporto sono spesso in alluminio anodizzato. La scelta delle lampade rispecchia le esigenze del cliente.
Effetto luce morbida ed omogenea
Piastre con punti luce multipli da incassare nel controsoffitto, in policarbonato e lampade fluorescenti;
Faretti ad incasso con lampade fluorescenti a lunga durata e basso consumo e ari ioduro metallici.

Realizzare luci d’accento (utilizzati maggiormente negli ambienti vetrina)
-Faretti ad incasso fisso, ideali per illuminare vetrine espositive, con ottica in acrilico
trasparente e orientabili di 45°;
Faretti con lampade alogene a soffitto e riflettori per realizzare zone più chiare e zone più scure ( concetto-luce utilizzato soprattutto all’interno di grandi spazi commerciali per identificare i percorsi o orientare l’attenzione sulle zone limitrofe dove la merce viene esposta).
Ambientazione

La creazione di un ambiente di vendita di successo si ottiene attraverso:

1. Un'appropriata tecnica di illuminazione, della temperatura, delle immagini, della musica e della comunicazione
2.razionale gestione degli spazi nel punto vendita
3.corretto uso delle strutture espositive
4.Classificazione delle merci per destinazione, pacchetto colore o stile


Per fare un buon visual merchandising è utile vedere e giudicare il nostro punto vendita come se fossimo noi il cliente e quindi:

- prima dal di fuori attraverso l’insegna – la vetrina – e l’impressione del suo interno.

- poi dalla vetrina attraverso e i punti focali interni si passa alla zona di decompressione e ciò che comunica.


- e quindi da dentro attraverso l’organizzazione dello spazio di vendita – le aggregazioni merceologiche – le attrezzature di vendita, i percorsi e la circolazione che essi inducono.

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